Duro colpo per Agnelli-Elkann: perdita di 17 miliardi di euro di Stellantis e CNH Industrial sulle loro quotazioni in Borsa, le conseguenze.
Brutte notizie per la famiglia Agnelli-Elkann. Le recenti performance finanziarie di Stellantis e CNH Industrial hanno provocato un significativo calo di valore per i due giganti dell’automotive e dell’industria pesante.
La perdita equivale a 17 miliardi di euro in meno di un mese. Questa situazione preoccupa non solo per le sorti immediate delle aziende, ma anche per l’ampio impatto sull’economia e l’occupazione in Italia.
Grave perdita per Agnelli-Elkann: a rischio i posti di lavoro?
Come riportato da Affaritaliani.it, le azioni di Stellantis hanno mostrato una diminuzione del 19,22% nell’ultimo mese, mentre CNH Industrial ha registrato un calo del 10% nel medesimo periodo.
Il declino ha innescato preoccupazioni significative riguardo al futuro dei lavoratori e delle numerose imprese italiane legate alla filiera di Stellantis.
L’eventuale crisi di Stellantis, un colosso con una vasta rete di fornitori e partner in Italia, potrebbe non solo causare la perdita diretta di posti di lavoro, ma anche minacciare la sopravvivenza di molte piccole e medie imprese dipendenti dai suoi ordini.
L’effetto a cascata potrebbe amplificare la disoccupazione in settori correlati, aumentando le tensioni economiche nel paese.
Le sfide del mercato
Nel dettaglio, Stellantis e CNH Industrial, importanti pilastri dell’industria automobilistica e industriale, hanno risentito di un ambiente di mercato avverso. La riduzione della domanda industriale, soprattutto in Sud America ed Europa, ha impattato negativamente i bilanci delle società.
Stellantis è proprietaria di marchi prestigiosi come Ferrari, Fiat, e Alfa Romeo. Mentre CNH, specializzata in veicoli industriali, hanno entrambe subito conseguenze dal deterioramento delle condizioni di mercato, come evidenziato dai loro ultimi risultati trimestrali.
Le sfide di mercato per CNH sono state particolarmente difficili, con una diminuzione del 17,2% dell’utile netto nel primo trimestre del 2024, evidenziando un declino nei ricavi e nell’utile per azione.
Il CEO Scott Wine ha sottolineato: “Anticipando questi ostacoli, stiamo continuando a migliorare ciò che possiamo controllare: efficienza produttiva, esecuzione commerciale disciplinata, riduzioni ragionevoli delle spese operative e investimenti ponderati in prodotti e tecnologie“.